19.11.2006
accade a Roma
Giocare nel tempo. Dalla collezione dei giocattoli antichi del Comune di Roma
E' il
titolo della mostra fino al 7 gennaio al Complesso del Vittoriano, salone
centrale Ala Brasini. Allestita da "Comunicare Organizzando" e promossa dal
Comune (Assessorato all'Infanzia e alla Famiglia), l'esposizione ha aperto
al pubblico in concomitanza con la Giornata Mondiale dei Diritti
dell'Infanzia, fissata per domenica 19 novembre. )
"Giocare nel tempo. Dalla collezione dei giocattoli antichi del Comune di
Roma": è il titolo della mostra dal 19 novembre al 7 gennaio al Complesso
del Vittoriano, salone centrale Ala Brasini. Allestita da "Comunicare
Organizzando" e promossa dal Comune (Assessorato all'Infanzia e alla
Famiglia), l'esposizione apre al pubblico in concomitanza con la Giornata
Mondiale dei Diritti dell'Infanzia, fissata per oggi, domenica 19.
La mostra è un modo per ribadire uno dei diritti inalienabili dei bambini:
il gioco, appunto, con la sua funzione centrale nella crescita intellettiva
e affettiva durante gli anni verdi. In esposizione, un'ampia panoramica di
balocchi e di ninnoli dal fine Settecento agli anni '70 del Novecento. Un
tuffo nel passato in 500 giocattoli, con molti pezzi unici: antiche
creazioni artigianali, espressioni d'un'autentica arte popolare. E i primi,
pionieristici 'modellini' di aerei e automobili, riflesso dei miti diffusi
da cinema e cinegiornali.
Ripercorriamo sinteticamente le fasi storiche illustrate dalla mostra:
l'epoca dei Lumi è quella in cui nasce la moderna pedagogia e, con essa, il
giocattolo come strumento educativo. Un'idea che si sviluppa nel secolo
successivo, l'era della prima rivoluzione industriale, in cui sempre più i
balocchi divengono mezzi di scoperta e di rappresentazione del mondo adulto.
Si impone presto il giocattolo come riproduzione in piccolo, come tassello
di un universo in miniatura: trenini, aerei, automobili in scala, case di
bambole, automi e robot, giochi ottici, teatrini. E poi le costruzioni,
'edili' e meccaniche, a testimoniare il superamento del giocattolo statico,
definito una volta per tutte, in favore di quello 'dinamico', fatto di pezzi
da unire per attuare un progetto pensato o per dare liberamente corpo
all'idea del momento. Senza perdere di vista l'attività ludica pura,
perennemente incarnata nei grandi 'evergreen' come le biglie e le trottole.
Insomma, la mostra testimonia il progredire del gioco nel progredire delle
tecniche a servizio della fantasia. Ed è dedicata ai fanciulli d'età e di
spirito – perché, come scrisse Schiller, "l'uomo è pienamente tale solo
quando gioca" –.
L'ingresso è libero.
L'orario: dal lunedì al giovedì: 9,30 – 19,30; venerdì e sabato: 9,30 – 23,30; domenica, 9,30 – 20,30.
Per informazioni, 06-3225380.