venerdì 20 maggio 2011
antichi sapori
Farfalle
al ricordo di abbacchio
Avete presente quelle serate in cui non c'è nulla di banale che ci possa sfamare ma si è lavorato così tanto che non ci sono energie per inventare? Brutta, bruttissima situazione; si può divorare una spropositata quantità di cibo senza sentire nessun particolare godimento.
E invece stasera mi è venuta in soccorso una misteriosa ciotola con un misterioso liquido surgelato che non ricordavo assolutamente cosa fosse.
Era il ricordo d'abbacchio. E mi vado a raccontare.
Dell'abbacchio era rimasto un po' di sughetto, un po' troppo per buttarlo via, un po' troppo per farci scarpetta. Lo avevo surgelato, non si sa mai.
Francamente quando stasera ho aperto il surgelatore non ho ricordato cosa contenesse quella ciotola ma nel dubbio l'ho messa a scongelare. Poi, poco fa, finito di lavorare, ho annusato: il sughetto dell'abbacchio...
E ho fatto questo: l'ho fatto restringere un po', poi ho aggiunto una manciata di patatine sbriciolate per dare consistenza.
Ho cotto le farfalle che trovo sia una pasta bella, buona, divertente, gratificante, adatta praticamente a tutti i condimenti.
Una volta cotta, l'ho saltata nel sughetto, una spolverata di parmigiano, forse un ombra di pepe nero...
ahhhhhh.... questa sì che è vita.
nonna papera :)