mercoledì 16 ottobre 2013
la città del cinema
La
finestra di fronte
Giovanna e Filippo, giovane coppia media e di medie aspirazioni e mediamente insoddisfatta, incontrano Davide, anziano elegante signore che ha perso la memoria.
In loro aiuto verrà Lorenzo, un dirimpettaio che Giovanna spia da mesi, invaghita di lui. E mentre cercano d scoprire la sua identità, fra i due esplode l'inevitabile relazione, condannata ad essere breve, non tanto perchè Giovanna è sposata quanto perchè Lorenzo sta per essere trasferito per lavoro.
E mentre si scopre che Davide era stato un panettiere ebreo del ghetto sopravvissuto al rastrellamento dove, per avvertire più gente che poteva, aveva perduto Simone, il suo grande amore, mentre Davide ritrova la memoria, Giovanna grazie a lui riesce a trovare il coraggio per fare quello he vuole veramente: la pasticcera.
A cavallo fra passato e presente, il film è molte cose tutte insieme con poesia:
- un omaggio a Carlo Lizzani e al suo "Oro di Roma", unico film italiano a raccontare della shoa capitolina (e si sente che Ozpetec, benchè turco, viene dal nostro Centro Sperimentale di Cinematografia)
- ancora più in generale un omaggio a tutto il cinema italiano degli ani del neorealismo e ance prima, tutti racchiusi nell'elegante presenza e interpretazione di Massimo Girotti, vero gigante viscontiano misurato e silenzioso
- una sapiente ricerca storica anche nelle location: Giovanna abita a Donna Olimpia, quartiere costruito dal fascismo, lo stesso fascismo che rese possibile il rastrellamento del ghetto di Roma; sena contare l'omaggio a Pasolini che a Donna Olimpia ha abitato
- tutto sommato anche una simpatica citazione tutta riservata a Nanni Moretti e al suo "pasticcere trotzkista".
- e infine una bella e dolorosa sovrapposizione delle differenze discriminanti: Simone è ebreo e omosessuale.
Location "cult": il Ghetto, Donna Olimpia, Monte Caprino che attraversa i due piani temporali del film: qui si incontravano Davide e Simone, qui Giovanna fa i conti con le proprie aspirazioni e "parte" per la sua nuova vita in cerca della felicità che Davide ha perduto tanto tempo prima.
Bella e molto "cinematografica" la sequenza in cui Giovanna, che è andata a fare l'amore con Lorenzo, vede se stessa "in controcampo" nella finestra di fronte e tutto quello che perderebbe.
Finale cambiato dalla morte di Massimo Girotti.
Cinque David di Donatello tutti meritati.
fiore di cactus :)