martedė 24 settembre 2013
la cittā del cinema
Il
tassinaro
Picture at an exhibition per questo film di e con
Alberto sordi che percorre Roma in lungo e in largo incontrando tutte o
quasi le situazioni e l'umanitā antologica che si immagina nelle
giornate di un tassista, anzi di un tassinaro: dalla ragazza salvata da
un tentativo di suicidio, alla coppia di americani con cui scattano
tutti i possibili equivoci, alla bella signora, alla attrice ex famosa,
Silvana Pampanini che lui scambia con Silva Koscina ed č auto citazione
da Il vigile.
Cameo con nietepopodimenoche il divo Giulio Andreotti.
Meraviglioso finale con Federico Fellini che fa una giusta riflessione
sul l'opportunitā per un regista di fare anche l'esperienza da attore
per poter capire meglio: bella situazione a specchio dato che l'attore
Alberto Sordi dirige se stesso come ha fatto in altri film.
Veramente divertente la conclusione: Fellini arriva in taxi al Teatro 5
dove ad aspettarlo c'č Alberto Sordi nei panni di e stesso regista per
cui Fellini deve fare una parte nel suo film.
Roma č ovviamente presente nei suoi luoghi pių riconoscibili: l'EUR, i
Fori Imperiali, piazza Navona, il Colosseo. Molto spesso vista sul
"trasparente" dall'interno del taxi, anzi, a fare molta attenzione si
nota che lo stesso trasparente, nella scena con Andreotti, č ripetuto
pių di una volta.
Ma a proposito di piazza Navona una considerazione: l'anno in cui č
stato girato il film, la piazza aveva ancora i colori che istintivamente
ancora le attribuiamo, tonalitā di mattone e ocra. Mel frattempo č
cambiata: i palazzo sono tutti in tinte leggerissime, paglierini,
perlacei, pallidi carta da zucchero. Chi decide il colore lo fa per
decenni che sfiorano la secolaritā e cambia l'immagine. Adesso e da una
quindicina danni siamo in pieno revival settecentesco dai colori
leggeri, pastellati e freschi. Chissā se ha un senso, se č una moda o se
č solo il gusto dei sovrintendenti....
fiore di cactus :)