domenica 29 dicembre 2013
percorsi
San Lorenzo
Solo timidi nasoni a dissetare uno dei quartieri più intriganti di Roma e questo "nasone" è tutto dedicato a Claudio, la nostra colonna portante e a Eugenia Serafini, la nostra amica poetessa, artista, performer che vive e ha il suo studiolo a San Lorenzo (e non saprei immaginarla in nessun altro posto).
Ma andiamo con ordine.
Nel mio immaginario di "nuova romana", San Lorenzo era Via dei Volsci, i collettivi politici "cattivi" degli anni '70, l'università lì vicino come la stazione Tiburtina; nelle visite agli amici che studiavano a Roma, sentivo e vivevo questi luoghi come un unicum. Ho ritrovato conferme un po' di tempo fa, quando ho fatto da tutor ad un gruppo di ricerca che lavorava sull'immagine del quartiere e sulle sue potenzialità di sviluppo economico, una roba da sociologi ed economisti dove io li "tutoravo" per gli aspetti della comunicazione per immagini, vabbhè. In realtà Tiburtina e Sapienza sono di più: sono un unicum ma sono anche confini, frontiere, che insieme alle Mura Aureliane e al Verano, circondano San Lorenzo e ne fanno una sorta di isola. Detto così sembra molto poetico ma è quello che si faceva con i quartieri operai alla fine dell'800, un po' perchè il terreno disponibile era fuori le Mura, un po' per tenerli lontani e riservando loro una zona di poco pregio: all'epoca non c'era l'università ma c'era e c'è tutt'ora il Cimitero Verano. E' lo stesso isolamento (allora) di Testaccio ce è chiuso fra le Mura, la ferrovia, il fiume, il mattatoio e le pendici di Aventino e Monte dei Cocci.
Ma per certi versi è stato, io credo, proprio questo "isolamento" a dare compattezza di identità a San Lorenzo ed è un "sapore" che lo senti ancora adesso che non ci abitano più solo ferrovieri, operai e artigiani.
Claudio secondo me è di San Lorenzo anche se è nato e cresciuto a Via La Spezia, quartiere Appio; ma tutti i suoi erano di San Lorenzo e a San Lorenzo è legato uno dei suoi ricordi che sono un pezzo di storia di Roma.
Che meraviglia.
Eugenia Serafini invece è diventata di San Lorenzo. Anni fa ci è venuta a vivere, in una casa a cui si arriva da un cortile, con le scale che odorano di buona cucina e le finestre che guardano verso il tramonto. E San Lorenzo c'è il suo "Studiolo" in via dei Marsi 11, un piccolo locale diventato il suo atelier pieno di colore e fantasia.
Intanto potete visitare il suo sito http://www.eugeniaserafini.org/ .
Buona passeggiata :)
la mappa dei nasoni