sabato 02 maggio 2015
percorsi
Scendendo verso viale Aventino
Quando penso all'Aventino non posso che ripetermi che i ricchi hanno sempre capito tutto. O meglio: grazie al denaro si sono permessi i luoghi pił belli. Che significava pił salubri e ventilati.
Se andiamo a guardare, dove stavano i palazzi degli imperatori? Sul Palatino, su Colle Oppio. E non certo per questioni difensive come era stato prima e sarebbe stato dopo. No, no. E' che sui colli l'aria era pił buona.
L'Aventino che attraversiamo oggi č quello che guarda verso il Circo Massimo, č l'altro versante rispetto a quello a strapiombo sul fiume ma degrada solo un po' pił dolcemente.
Ancora tanto verde ma anche isole di condomini eleganti, qualcuno risalente agli anni '30, altri agli anni '50 e '60.
All'epoca ancora i ricchi preferivano abitare sui colli e questo era l'ultimo disponibile. Ancora il centro storico era abitato da vecchi romani, la maggior parte famiglie modeste in affitto, e non era certo esclusivo ed elegante come lo sarebbe diventato negli anni '70.
Palazzi, quindi, di relativamente recente costruzione e di edilizia di pregio che certamente non dovevano andare ad attingere acqua alla fontana.
E infatti i soli due nasoni presenti in questo spicchio di Roma, dalla collocazione, sembrano essere preesistenti, a sevizio di ripidi sentieri: uno a piazza di S. Prisca, chiesa che esisteva prima che il colle fosse edificato, L'altro all'inizio di via Aventina, una strada in salita, dall'altra parte del viale, che porta a un altra isola di belle case. Non č ancora San Saba.
Buona passeggiata
angela :)
la mappa dei nasoni