sabato 08 agosto 2015
percorsi
Ancora Testaccio
Fino ad ora, nelle nostra passeggiate per fontanelle, c'è stato qualche spicchio di città dove abbiamo incontrato solo nasoni, senza nemmeno una fontanella rionale progettata da un architetto o ricavata da un vecchio sarcofago.
Ma mai una concentrazione così alta soltanto di nasoni come in questo angolo di Testaccio che è la parte edificata per prima, quella più "bella", sì, attaccata al Mattatoio, ma a ridosso del Tevere da una parte e delle pendici dell'Aventino dall'altra.
Tanti nasoni, solo nasoni, a conferma del carattere popolare con cui il rione è stato edificato.
Quello che suscita la mia curiosità a questo punto è un'altra considerazione.
Se è vero che le fontanelle hanno sempre avuto la funzione di far attingere l'acqua a quei romani "poveri" che non avevano fontane private e acqua corrente in casa e visto che i nasoni risalgono al 1874, come è possibile che un rione edificato dopo l'Unità d'Italia, presente nei progetti di piano regolatore di fine 800, presentasse assenza di infrastrutture importanti come le condutture dell'acqua alle case?
E se è così, quando sono state messe in opera?
O forse, visto che la stessa presenza di nasoni l'abbiamo vista in rioni coevi ma socialmente più "alti" come quello attorno a piazza Fiume e quello dell'Esquilino, possiamo pensare che le condutture ci fossero ma che l'erogazione costante fosse ancora tanto problematica da rendere necessaria la presenza di tanti nasoni?
Forse Catello Masullo può illuminarmi a evitare che io continui a dire sciocchezze.
angela :)
la mappa dei nasoni