mercoledė 01 agosto 2012
la cittā del cinema
Poveri
ma belli
Romolo e Salvatore, amici e vicini di casa da sempre,
si invaghiscono della bella Giovanna che per un po' si fidanza con tutti
e due. Ma allo stabilimento del Ciriola al Tevere, dove tutti vanno a
fare il bagno, incontra il suo ex e scopre che č lui il suo vero amore.
I due giovanotti restano delusi ma solo per poco tempo: si accorgono che
le reciproche sorelline, nel frattempo diventate signorine, li amano e
saranno loro le vere fidanzare e il loro vero amore. Salvatore con la
sorella di Romolo e Romolo con la sorella di Salvatore.
Siamo negli anni di transizione fra il neorealismo e la commedia
all'italiana che sarā stigmatizzata da Mario Monicelli giusto un paio di
anni dopo. Questo genere sarā chiamato "neorealismo rosa"; del
neorealismo ha i caratteri dell'ambientazione nei ceti popolari e della
scelta di storie di tutti i gironi, della commedia all'italiana ha la
coralitā e certo spirito sarcastico.
Lo scenario č quello di una Roma del centro storico abitata da romani
del piccolo ceto, dove ci si parla da un balcone all'altro.
E' una Roma uguale nelle location e allo stresso tempo lontana anni
luce: fa impressione vedere Piazza Navona attraversata dalle automobili
e le rive del Tevere con le spiagge e la gente che fa il bagno.
Una sceneggiatura che non fa una piega e un film che si continua a
rivedere.
Da ricordare che su queste storie di vicinato, Dino risi si cimenterā
ancora e con successo qualche anno dopo con "Venezia la luna e tu",
perla assoluta di interpretazione di Alberto Sordi e Nino Manfredi.