mercoledė 20 gennaio 2016
la cittā del cinema
Suburra
Didascalia iniziale inquietante: sette giorni all'Apocalisse e dalla storia di una catastrofe romana fra politica e delinquenza di vari livelli. Dalle dimissioni del governo a quelle del papa, dal politico che deve far approvare una legge per cui il litorale di Ostia attirerā giganteschi investimenti, a delinquenti grandi piccoli, cravattari e assassini, ricattatori ed escort dove tutti, tranne i politici, parlano il romanesco del terzo millennio, sporco e sguaiato. Non sono ne' brutti ne' cattivi ma sporchi, tanto sporchi tutti.
Ci sono un paio di storie banali che finiscono per innescare una spirale pazzesca. Durante una serata di sesso e droga al politico gli muore di overdose una escort minorenne nella stanza di un grande albergo dove č solito andare. bisogna occultare il cadavere, viene coinvolto un giovinastro di una famiglia di delinquenti zingari usurai. E' la stessa famiglia che ha rovinato per debiti il padre di un giovinastro che organizza feste per mestiere e che procura le escort ai politici.
Il giovane zingaro occultatore del cadavere va dal politico e lo ricatta, il politico si rivolge ad altro politico che ha rapporti con la malavita, entra in gioco il giovinastro la cui famiglia č l di Ostia...
E intanto c'č la legge da approvare e il governo č in crisi, č in crisi anche il papa. E c'č il Samurai, l'unico "vecchio" che viene dalla banda della Magliana e che č il padrone di Roma e controlla soldi e politica e affari.
E intanto piove e piove. Piove tanto che alla fine viene il dubbio che l'apocalisse annunciata e scandita non sia la caduta del governo, le dimissioni del papa, gli omicidi efferati a catena, gli affari sporchi ma che l'acqua continuerā a salire e finirā per sommergere tutto e tutti e forse per lavare tutto lo sporco.
Da brivido.
Sceneggiatura, fotografia, montaggio, colonna sonora, recitazione... tutto perfetto. Da restare inchiodati alla sedia.
Francamente non capisco perchč, quando il film č uscito, qualcuno mi ha sconsigliato di vederlo dicendo "te lo puoi risparmiare. Curioso...
E non capisco perchč - ma questa č retorica - i barbosintellettualisenzacuore lo abbiano trovato "film medio che rinuncia alla grandezza".
E ditelo che non vi sta bene niente. O devo pensare che scrivete da registi falliti e quindi invidioso delle cose buone e belle.
In tutto questo la Suburra dei romani antichi forse impallidisce al confronto.
fiore di cactus :)